Pattern Language dei Geoponica

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Uno strumento open source che descrive il complesso mondo delle relazioni tra l'uomo e la terra, un libro aperto e condiviso che diventa strumento di informazione e progettazione partecipata ispirato e fondato sull'esperienza e l'applicazione di buone pratiche di scambo e di relazioni sinergiche le attività dell'uomo e l'ambiente.

Un libro di ricette per consultare e condividere problemi e soluzioni per la gestione innovativa delle risorse naturali.

Un design pattern è costituito da:
- il nome, costituito da una o due parole che siano il più possibile rappresentative del pattern stesso;
- il problema, ovvero la descrizione della situazione alla quale si può applicare il pattern. Può comprendere la descrizione di classi o di problemi di progettazione specifici, come anche una lista di condizioni perché sia necessario l'utilizzo del pattern;
- la soluzione, che descrive gli elementi costitutivi del progetto con le relazioni e relative implicazioni, senza però addentrarsi in una specifica implementazione. Il concetto è di presentare un problema astratto e la relativa configurazione di elementi adatta a risolverlo;
- le conseguenze, i risultati e i vincoli che derivano dall'applicazione del pattern. Sono fondamentali in quanto possono essere l'ago della bilancia nella scelta dei pattern: le conseguenze comprendono considerazioni di tempo e di spazio, possono descrivere implicazioni del pattern con alcuni linguaggi di programmazione e l'impatto con il resto del progetto.

L'uso di pattern nella descrizione di altri pattern dà origine ai cosiddetti linguaggi di pattern.

Pattern Language (PL) è un termine coniato dall'architertto Cristopher Alexander (http://www.patternlanguage.com) per definire una metodologia ben strutturata in grado di raccogliere e analizzare informazioni complesse e sviluppare percorsi di progettazione innovativi. Dopo le sue pubblicazioni d'architettura, il Linguaggio dei Pattern è stato adottato con successo anche nel campo dell'informatica e di recente ha ispirato nuove prospettive all'interno del movimento del Transition Network (http://www.transitionnetwork.org/).

Come tutte le lingue anche il PL ha un vocabolario, una sintassi e una grammatica che in questo caso vengono utilizzate per descrivere delle attività complesse e le loro relazioni.

Gli elementi di questo linguaggio sono così suddivisi:

1°- Vocabolario: un insieme di moduli/soluzioni funzionali ad un campo d'interesse complesso, ognuno con un nome e una breve descrizione. Quindi, per esempio, il linguaggio dell'architettura avrà come "vocaboli" gli edifici, insediamenti urbani, stanze, finestre, pavimenti, ecc...

2° - Sintassi: Ha per oggetto lo studio della relazione che regola l’uso delle soluzioni mediante le quali le unità significative minori formano unità maggiori. Ogni soluzione descrive come essa rientra in un più ampio, più comprensibile o più astratto contesto di progettazione (design). Questi elementi sono chiamati Design Pattern (DP).

3° - Grammatica: Complesso di principi che costituiscono il modo di essere e di funzionare di una lingua o di un sistema complesso più ampio. Essa descrive come la soluzione risolve il problema o come ne porta beneficio. Quindi, se il beneficio non è necessario, la soluzione non viene adottata.

Nella descrizione del PL la grammatica e la sintassi rimandano ad altre soluzioni (spesso attraverso un indice alfabetico di nomi di pattern). In questo modo il lettore/designer può velocemente passare da una soluzione ad altre soluzioni associate di cui potrebbe aver bisogno documentandosi attraverso schemi logici.
La fitta rete di relazioni nell'indice dei pattern language permette di individuare diverse strade per il processo di progettazione. Semplifica la vita al progettista perchè il processo di design può iniziare dal problema che esso comprende e di intraprendere un lavoro verso ciò che conosce di meno.

Vi invitiamo a partecipare alla costruzione e alla correzione del Pattern Language per i lavori della terra registrandovi a Geoponika