
Si riuniranno a Villa Bartolomea (VR) il giorno 20 e 21 Febbraio 2015 prima in un incontro informativo aperto al pubblico e poi nell'assemblea ordinaria 2015 i rappresentanti della Rete Semi Rurali (RSR), associazione composta da organizzazioni locali e nazionali che in Italia si occupano di diversità agricola e a partire da questa, di sistemi agricoli sostenibili.
Dalla scelta delle varietà da seminare o delle razze da allevare e quindi del cibo di cui ci nutriamo, comincia un primo atto politico che ha delle importanti conseguenze sul nostro stile di vita, sull'ambiente e sulla società. Se è vero che siamo ciò che mangiamo allora è anche vero che siamo ciò che seminiamo e alleviamo. La Rete Semi Rurali, nata nel 2007, è una costellazione di associazioni, gruppi, movimenti, organizzazioni e imprese che vuole promuovere e coordinare azioni collettive a livello nazionale ed europeo per la conservazione e il miglioramento dinamico e partecipativo della biodiversità coltivata.
Quando parliamo di semi rurali intendiamo le varietà selezionate sul campo dagli stessi agricoltori. Può sembrare scontato ma la realtà dell'agricoltura moderna è purtroppo molto diversa. Per questo motivo la RSR promuove modelli di agricoltura biologica, biodinamica e rigenerativa che si basano sulla diversificazione e che richiedono la disponibilità di semi ben adatti alla molteplicità degli specifici ambienti di coltivazione: a ciascun seme il suo terreno.
A partire dai semi e attraverso il lavoro dei soci la RSR informa, forma, agisce politicamente, partecipa a progetti di ricerca e coordina attività con partner europei per sostenere la ricostruzione di sistemi sementieri basati sul ruolo attivo degli agricoltori nella produzione, nel miglioramento, nella circolazione e nello scambio delle sementi e della conoscenza. Ricostruire e tutelare la biodiversità dei semi significa restituire agli agricoltori la centralità delle loro decisioni e offrire ai cittadini la possibilità di scegliere cibi sani con un impatto positivo sull'ambiente e sulla società.
L'incontro di Venerdì inizierà nel primo pomeriggio con l'intervento di Jairo Restrepo Rivera (www.lamierdadevaca.com), agronomo colombiano che ha lavorato in tutto il mondo con diversi organizzazioni internazionali, “guru” dell'Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR). Il dibattito proseguirà quindi con l'intervento di Riccardo Bocci, direttore tecnico della RSR che chiarirà la situazione attuale della legislazione sementiera in Europa e Italia. Ampio spazio è previsto per la condivisione di idee, di problemi e di soluzioni sull'impatto della normativa sementiera sugli agricoltori e sui consumatori.
Il giorno dopo, nella stessa sede, dalla mattina al pomeriggio i rappresentanti delle organizzazioni soci della RSR si riuniranno in Assemblea Ordinaria, ospiti dell'Azienda Agricola San Bonifacio (Corso Fraccaroli, 6 – Villa Bartolomea. Le associazioni venete della RSR, tra cui l'Associazione Veneta Produttori Biologici (AveProBi), Associazione Rurale Italiana (ARI), l'associazione DiversamenteBio, il movimento Coltivare Condividendo, l'associazione Geoponika e l'associazione Seminati hanno organizzato la cena del venerdì 20, quando in conclusione dei momenti di approfondimento sarà possibile gustare alcune delle specialità venete frutto del lavoro sulla biodiversità agricola.
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